QUANDO NASCE L’U.A.P. E COME CRESCE

L’U.A.P., l’Unione delle maggiori sigle nazionali e regionali degli Ambulatori e Poliambulatori privati autorizzati e privati convenzionati, a cui in seguito si sono unite anche le cliniche private autorizzate e private convenzionate e gli ospedali privati, nasce nel marzo 2023 da un’idea e un progetto della Dott.ssa Mariastella Giorlandino.

Questa esigenza è sorta a seguito dei numerosi Tavoli di confronto tenuti presso il Ministero della Salute, dai quali è emersa la circostanza che la categoria delle strutture sanitarie private, che rappresentano la vera medicina del territorio con le 8.000 strutture capillarmente distribuite su tutto il territorio nazionale, non era né individuata né riconosciuta.

L’U.A.P. per iniziative e questioni di interesse comune, promuove forme di collaborazione con altre Associazioni, Istituzioni, Professionisti ed Enti operanti nel settore sanitario.

La struttura, squisitamente federativa e senza scopi di lucro, non comporta, ovviamente, alcuna perdita di identità da parte delle singole associazioni, imprese e sigle aderenti.

Le associazioni di categoria che vogliano entrare a far parte dell’U.A.P. potranno partecipare anche mediante una semplice lettera di richiesta per associarsi, tenendo conto che l’adesione potrà essere parziale, tempo per tempo, secondo le azioni che verranno promosse.

L’Associazione o Confederazione ha l’obiettivo:

– di rappresentare le Associazioni di categoria degli ambulatori e poliambulatori privati e ospedalità privata presso le istituzioni pubbliche (Governo, Province, Regioni, Comuni, ASL regionali ed ogni altro ente e Pubblica Amministrazione) e presso ogni altro ente e/o amministrazione pubblica tutte le problematiche che si dovessero configurare in contrasto con le finalità delle associazioni stesse;

– in considerazione del fatto che le predette associazioni hanno necessità di rapporti e controllo delle categorie che rappresentano tutte le professioni sanitarie, con particolare riferimento ai contratti nazionali (medici, biologi, etc.), l’associazione potrà nelle sedi più opportune, rappresentare anche tutte le categorie delle dette professioni sanitarie;

– sempre in considerazione che il mondo sanitario sopra descritto è in stretto rapporto con le problematiche della farmacologia, l’U.A.P. potrà anche promuovere iniziative di ricerca e di studi con enti nazionali ed internazionali quali AIFA ed EMA. 

Nessuna forma di retribuzione è prevista per le attività svolte.

 

Origine e futuro

L’U.A.P. vuole rappresentare l’innovazione e la proiezione nel futuro della sanità, attraverso questi presidi sanitari che da oltre 50 anni svolgono un servizio quotidiano (anche durante la pandemia), fornendo ogni tipo di diagnosi con risposte immediate, di esami clinici, di ricoveri, con la massima qualità, nel rispetto di ogni norma autorizzativa ed in collaborazione con la sanità pubblica, per realizzare una vera e propria sinergia che consenta di abbattere le liste di attesa e tutelare la salute della popolazione italiana.

Per tali ragioni, U.A.P. ha colto l’esigenza di dialogare con il Ministero della Salute presentandosi come unico interlocutore, portatore delle esigenze di tutta la categoria, al fine di far conoscere i reali problemi del territorio e le esigenze della popolazione, soprattutto delle fasce più deboli e degli anziani.

L’U.A.P., inoltre, svilupperà corsi di formazione, per garantire una maggiore competenza sulla medicina di genere, e su una medicina mirata in funzione delle fasce di età, al fine di migliorare la qualità della vita e la crescita delle nuove generazioni.