Una sanità accessibile ai cittadini No al taglio del Nomenclatore tariffario

Tutti con Francesco Rocca. Dopo la frizione delle settimane precedenti, tra la Regione e i centri diagnostici in convenzione è tornato il sereno. E a sottolinearlo è l’U.A.P. (Unione Ambulatori e Poliambulatori), sintesi delle più rappresentative associazioni imprenditoriali e di professionisti che operano nel S.S.N, vuole ancora una volta sottolineare il grande impegno profuso dal Ministro della Salute Schillaci e dal Presidente della Regione Lazio Rocca nell’aver compreso la necessità di sospendere il Nomenclatore Tariffario, la cui attuazione avrebbe sicuramente ucciso la sanità italiana, in quanto non era possibile aggiungere nuovi LEA senza avere destinato i fondi relativi, salvando così oltre 40.000 posti di lavoro. 

Il blocco delle tariffe

Infatti, non è pensabile poter eseguire un PAP test a soli € 5 o una visita specialistica a € 12 e ciò che più basisce è che i tecnici del settore non avessero compreso una situazione tanto grave, gestendo la sanità come un’asta al ribasso.  La lotta portata avanti da U.A.P., quindi, ha consentito di salvare soprattutto gli ospedali pubblici in piano di rientro, che non sarebbero riusciti a risollevarsi da una crisi economica del genere e, a fortiori, non avrebbero potuto procedere con l’abbattimento delle liste di attesa per lo smaltimento della pressione nei Pronto Soccorso. 

Momento delicato

“Occorre ricordare – sottolinea la U.A.P. – che siamo appena usciti da una pandemia che ha portato un grande disavanzo nei conti pubblici a causa delle emergenze a cui si è dovuto far fronte, pertanto, occorre destinare dei finanziamenti congrui alla sanità pubblica per potere salvaguardare il diritto alla salute degli italiani, soprattutto a favore dei malati cronici, dei malati di patologie tumorali, che necessitano della massima qualità dei servizi sanitari. 

Medicina di territorio

Gli ambulatori e poliambulatori privati autorizzati e privati accreditati rappresentano la vera e propria medicina del territorio, la vera ricchezza del sistema sanitario che conta circa 8000 strutture a livello nazionale e assolve ad una richiesta del 33% della popolazione, pur incidendo solo per l’8% sui bilanci pubblici.  “Per tali ragioni chiediamo al Governo di stanziare maggiori risorse per la sanità pubblica e privata autorizzata, per poter continuare a garantire un servizio sanitario di eccellenza, procedure di qualità, percorsi diagnostici con referti in tempi immediati, con medici specializzati e presidi sanitari sempre a norma, sottoposti a controlli periodici”, prosegue l’associazione. 

“Grazie al sottosegretario Gemmato”

“A tal proposito – conclude la nota della U.A.P. – si ringrazia anche il Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, che si è adoperato per tutelare tale importante categoria a sostegno della vera medicina del territorio, in un periodo in cui si è tanto lottato per affermare che solo la giusta diagnosi al giusto rapporto qualità prezzo può salvare la salute della nostra popolazione.  La categoria degli ambulatori e poliambulatori, peraltro, è l’unica in grado di fornire un valido sostegno al Governo a livello nazionale anche per il Giubileo 2025, garantendo percorsi diagnostici innovativi, ad integrazione della sanità pubblica e ad esclusivo interesse della salute del cittadino, evitando così di fornire un servizio nazionale sottocosto, che significherebbe non tutelare la salute dei cittadini ma metterla a rischio”. 

L’U.A.P., l’Unione delle maggiori sigle nazionali e regionali degli Ambulatori e Poliambulatori privati autorizzati e privati convenzionati, a cui in seguito si sono unite anche le cliniche private autorizzate e private convenzionate e gli ospedali privati.

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